Adotta una vigna del Lago di Garda

Come funziona l’adozione?

Adottare una vigna con bbuono è molto semplice.
Abbiamo pensato a 4 tipi di formule diverse: Vigna Giovane e Vigneto Storico oppure Vigna Giovane Superior e Vigneto Storico Superior.

I prodotti che riceverai in base all'adozione scelta.

• Chiaretto DOC: prodotto da un antico metodo di lavorazione con la corretta unione dei vitigni a bacca rossa (almeno 30% Groppello, 60% Sangiovese 10% Barbera e Marzemino). Le caratteristiche minerali dei terreni morenici della collina di La Guarda fanno del Chiaretto un vino unico e delicato in tutti i suoi aspetti.
• Groppello DOC: il rosso più famoso del lago di Garda. Si presenta di un colore rosso rubino con profumi intensi di frutta quando bevuto giovane e leggermente speziati se degustato più maturo.
• Marzemino: un vino importante, corposo e di grande carattere. Dal colore rosso rubino con riflessi violacei porta con sè un bouquet avvolgente a base di vaniglia, dato dal contatto prolungato con il legno, di frutti rossi, di prugna, e infine un’acidità solleticante che lo farà esplodere in bocca con tutta la sua potenza.
• Sabbioso: rosso rubino vivace con riflessi leggermente granati. Sfocia in un sentore di frutta ben matura, con prugne e marasca in evidenza: effetto della lunga macerazione sulle bucce. Col procedere dell’ossigenazione tende a predominare senza nasconderne la fragranza e il lieve sentore di Mammola tipica del Sangiovese.

Il tuo vino, direttamente dalle vigne del lago di Garda alla tua tavola.

Una piccola realtà che crede fortemente nella valorizzazione del territorio.

La Guarda è iscritta alla DOC Valtènesi/Garda Classico, la denominazione di origine controllata «Riviera del Garda Classico» riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per i vini prodotti in questo territorio.

Inoltre, Luigi e Francesca sono anche soci del “Movimento Turismo Vino Lombardia”, un’associazione che promuove da anni un turismo lento e consapevole nel mondo del vino, proprio come loro, con l'obbiettivo principale di far conoscere la storia, la cultura e l’arte tra vini e sapori della sponda Bresciana del lago.

La passione che Gigi sa trasmettere è contagiosa: lui conosce le sue viti una ad una.

Si dedica con tanta dedizione a tutte le fasi manuali e meccaniche necessarie nel vigneto. A cominciare dalla potatura invernale delle viti che allevano con il metodo a Guyot, l’operazione più lunga e delicata da cui dipende l’andamento dell’intera annata.
Inizia solitamente a novembre inoltrato, quando le viti lasciano andare le foglie; e prosegue fino alla fine di gennaio (pensa, taglia a mano più di 35.000 piante!).

Prosegue con il processo della legatura, sempre manuale; poi la spollonatura nel periodo primaverile con la quale eliminano i germogli non utili alla pianta; poi ancora la palizzatura nella quale i germogli vengono messi in ordine all’interno dei fili della spalliera; successivamente la cimatura per “dare un taglio” ai tralci più lunghi.

Infine arriva lei, la vendemmia, il periodo più importante dell’anno. Il momento più atteso dove si concentra, in poche settimane, il lavoro di un intero anno. Gioie e dolori, felicità e ansia fino al momento nel quale tutti i grappoli sono al sicuro in cantina pronti a trasformarsi in profumato vino.

“Produrre vino è un processo lungo, complesso e, impegnativo ma anche un’esperienza gratificante.”