Si produrrà il Garda DOP quest’anno?
Il team di bbuono si fa questo interrogativo dopo essere andato a trovare sul lago di Garda le aziende che producono questo pregiato e apprezzatissimo olio extravergine.
Qualche preoccupazione l’avevamo notata dopo il freddo anomalo di maggio con le sue piogge, il vento e le successive grandinate estive.
Sul portale bbuono.it abbiamo vari olii del lago di Garda tra cui Leali di MonteAcuto, le DOP dell’azienda agricola Rocca e di Simon Albanese con la sua Poggioriotto (biologica), e Giacomini Valerio (biologica). A loro abbiamo chiesto un parere di come sarà quest’anno la raccolta. Tutti ci hanno lasciato, purtroppo, basiti dalle risposte che abbiamo ricevuto.
Nello specifico, parlando con Simon Albanese dell’azienda biologica Poggioriotto abbiamo chiesto cosa stia succedendo. Vediamoli punto per punto.
Cosa succede agli ulivi del Garda?
La prima notizia che ci hanno comunicato è che quest’anno diversi frantoi neppure apriranno, molte aziende addirittura non faranno la raccolta. Abbiamo cercato di capire i motivi di questa situazione visto che si parla di perdite di produzione dall’80 al 90%.
Ma cosa succede sulle colline del lago di Garda? Esiste un’emergenza tipo "Xylella”, un’emergenza cascola, oppure è solo un calo fisiologico dopo la spettacolare annata 2018?
C’è in atto un cambiamento climatico che minaccia gli uliveti?
Il titolare dell’azienda agricola Poggioriotto ci ha fatto notare come, scuotendo un ramo, le poche olive verdi presenti cascassero tutte. Purtroppo non serve molta forza per farle cadere.
Siamo andati a trovarlo nuovamente dopo una settimana e la cascola è stata totale senza interventi esterni, solo con il vento, neppure forte, perdendo il totale delle olive.
Il fenomeno della cascola.
Questo fenomeno, chiamato cascola, si era visto anche nel 2018 ma si era fermato nel mese di luglio e l’annata fu poi eccezionale, sia per la carica di olive sia per la qualità. Questa annata climaticamente anomala forse non permette una valutazione per avere la certezza assoluta sulla causa. Ci si aspettava una diminuzione rispetto alla super produzione del 2018, ma non una situazione così drastica.
Molte variabili entrano in gioco, siccità, primavera calda, pioggia, prolungato periodo di caldo con successive grandinate e presenza di parassiti. Simon Albanese, che produce un olio biologico Garda DOP, ci racconta che mai da quando ha avviato la sua attività ha visto piogge e venti di questo tipo.
La situazione ad oggi sul lago di Garda (settembre 2019)
Purtroppo la situazione è generalizzata su tutto il territorio del Garda, non è a rischio solo la DOP ma tutte le aziende che producono extra vergine del Garda, sia sulla sponda est che ovest.
L’olivicoltura è molto importante per le zone del Lago di Garda, anche in chiave turistica, non solo gastronomica, sarebbe un guaio molto grave se alcune aziende pensassero di abbandonare, e non è solo un’ipotesi, sarebbe sufficiente il ripetersi di due o tre anni di questa situazione per far sì che le aziende valutassero seriamente questa opzione.
Quali soluzioni?
Le aziende chiedono che si parli con chiarezza, si facciano studi per capire diverse cose, dalla resistenza delle piante, se esistono prodotti in grado di contrastare questo fenomeno di funghi e altri patogeni, se esistono metodi naturali per combatterli e rispettosi dell’ambiente e come sarà l’evoluzione degli uliveti del Garda.
bbuono fa gli auguri di buon lavoro ai tecnici (sappiamo che AIPOL è già da tempo al lavoro) e a tutte quelle persone predisposte a contrastare questo fenomeno augurandosi che possano trovare la soluzione per salvaguardare queste aziende e tutta la filiera dell'olio extravergine di Oliva del Garda.