La farina tipica del lago di Garda macinata a pietra dai campi di mais coltivati sulle colline del lago di Garda, utilizzata anche nella finale di Masterchef.
La tipicità del mais impiegato
La cooperativa “Farine tipiche del lago di Garda” produce principalmente farina per polenta. Dal 2009, presso il Mulino di Bedizzole, macina a pietra granella di mais integrale selezionato nel rispetto della radicata tradizione molitoria bresciana. La farina ottenuta è prodotta con granoturco di frattura vitrea, cioè contenente meno amido e più proteine rispetto alle varietà comunemente utilizzate in campo zootecnico.
La maggiore vitrosità rende la materia prima particolarmente vocata alla produzione di granelle di alta qualità, con cui si realizzano farine ottime per essere trasformate in fumanti polente. La tipica vitrosità di alcune varietà di mais impiegate, necessaria per la realizzazione di farina per polenta di alta qualità, viene inoltre mantenuta ed incrementata dalle tecniche di coltivazione adottate; è quindi escluso ogni intervento molecolare di modificazione genetica.
Le varietà di mais seminate dai soci della cooperative sono acquisite in parte dalla ricerca pubblica ed in parte tramite un’attenta e appassionata ricerca dei mais locali; spesso si seminano, per provarli, pochi grani tipici di antiche coltivazioni salvaguardate e tramandate dagli agricoltori autoctoni. La coltivazione adottata non prevede l’utilizzo di acqua di irrigazione, scelta legata anche all’obiettivo di recuperare terre marginali del comprensorio; si utilizzano operazioni di semina e tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, come l’uso molto ridotto di elementi fertilizzanti.
Tutto questo è possibile anche e soprattutto grazie all’opera degli agricoltori soci della cooperativa, che già alcuni anni prima della sua costituzione svolgevano un interessante lavoro di recupero e di messa a coltura di varietà di mais vitree, in gran parte abbandonate. Tutti i campi coltivati sono sulle colline moreniche del Lago di Garda, in asciutta, in un areale, che, grazie al microclima del lago, contribuisce a dare particolari qualità al granoturco.
Il prodotto
Il granoturco utilizzato proviene da varietà vitree autoctone, coltivate esclusivamente dai soci sulle colline moreniche del lago di Garda, nel pieno rispetto della radicata tradizione molitoria bresciana. Nello stabile, recentemente ristrutturato, è stato possibile trasferire una caratteristica macina a pietra del 1850 utilizzata oggi per la produzione della farina
La cottura
Per realizzare una buona polenta per cinque porzioni occorrono 500gr di farina tipica del Garda Bresciano, 2 litri o 2 litri e mezzo d’acqua e un cucchiaio di sale grosso e , se desiderato un filo d’olio extravergine d’oliva. Di seguito basta versare la farina a pioggia agitandola con la frusta, quindi cuocere a fuoco moderato per 60 minuti mescolando di tanto in tanto. Si consiglia poi di calibrare la quantità d’acqua della ricetta (2 litri o 2 litri e mezzo) a seconda della consistenza desiderata ed il metodo di cottura adottato. Per l’uso del paiolo elettrico si consiglia una quantità d’acqua leggermente superiore a quella da usarsi mescolando la polenta a mano.
Perchè abbiamo scelto la farina del Garda di Bedizzole?
Bbuono ha selezionato questa farina perché contiene tutti i valori della tradizione e artigianalità che oggigiorno è sempre piu oneroso e faticoso mantenere vivi. L’antico mulino di Bedizzole prosegue l’attività grazie ad una cooperativa agricola costituita nel 2009 da persone del territorio attente alle tradizioni
Altri utilizzi
Questa farina viene anche utilizzata per rendere “croccante” la pasta della pizza e la panatura dei fritti.
La farina del Garda è stata usata a Masterchef. Una bel riconoscimento, che premia il lavoro della cooperativa.
Guarda il video qui sotto della Farina del Garda usata a Masterchef
La farina firmata Deco articolo citato da “Il giornale di Brescia del 20/02/2013”
La «farina tipica del Garda», prodotta dalla cooperativa agricola «Farine tipiche del lago di Garda», è il primo prodotto ad accedere al registro comunale delle Deco. Prodotta utilizzando materia prima autoctona e coltivata in purezza, senza cioè l’utilizzo di organismi geneticamente modificati e con l’ausilio di trattamenti antiparassitari a basso profilo tossicologico, la farina viene ottenuta dalla macinazione del mais con una macchina a due pietre risalente alla seconda metà dell’Ottocento: ciò che ne deriva è una «polvere gialla» preziosa quanto il principale prodotto derivato, la polenta.
Dall’antico mulino di Bedizzole una farina a prova di polenta articolo citato da “Il corriere della sera” del 28/12/2012 di Carlos Mac Adden
Nel 1184 Bedizzole era già comune e doveva buona parte della sue risorse agli opifici che sorgevano accanto al letto del fiume Chiese, come il mulino dove si macinavano i cereali del tempo. Niente di particolarmente inconsueto in una nazione unica al mondo per ricchezza del patrimonio storico. Meno comune il fatto che quel mulino, quanto meno il luogo, stia vivendo una sorta di seconda vita: lunghissima la prima e pressoché ininterrotta sino al 1964, anno in cui cessa ogni attività. A recuperarla un gruppo che, dopo anni di prove e ricerche, esordisce nel 2009 con la prima farina di mais vitrei locali sotto il marchio della cooperativa agricola Farine Tipiche del Lago di Garda.