Anno 2018 dedicato al cibo italiano
Il 1 giugno 2017 i Ministri Maurizio Martina e Dario Franceschini, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo hanno reso noto che l'anno 2018 sarà l'anno dedicato al cibo italiano. Sarà un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l'immagine del nostro Paese nel mondo.
L'Italia deve promuoversi all'estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l'intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo.
La cucina italiana riuscirà a diventare patrimonio dell'umanità?
Foto by italiaatavola.net
L’idea è venuta a un gruppo di persone legate alla ristorazione che hanno raccolto la proposta dell’associazione Italian Cuisine in the World, hanno già più di 2500 iscritti tra chef, restaurant manager, comunicatori e culinary professional legati alla ristorazione e alla gastronomia italiana in tutto il mondo.
Un percorso lungo, impervio: candidare la cucina italiana fuori dall’Italia a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco.
La ristorazione italiana, importante per la diffusione dei prodotti agroalimentari italiani al di là dei confini, fra mille difficoltà e incontri per la tutela e la salvaguardia della tradizione culinaria, è volta a richiederne il riconoscimento.
Come riportato da un articolo del quotidiano Repubblica secondo le linee guida dettate dall’Unesco, "un patrimonio culturale immateriale è caratterizzato dalla trasmissione da generazione in generazione, permettendo alla comunità, gruppi o singoli, di elaborare il senso di appartenenza culturale e sociale, promuovendo il rispetto per la diversità culturale e per la creatività umana e infine diffondere il rispetto dei diritti umani e la sostenibilità dello sviluppo di ciascun paese"
Questi valori, o criteri, si applicano perfettamente alla cucina italiana nel mondo con prodotti artigianali basati su conoscenze trasmesse in attività lavorative e selezione di prodotti che ne fanno un patrimonio e un fattore di identità. Per difendere i consumatori e appassionati di tutte le latitudini, presentando nel piatto ciò che rispetta la tradizione italiana, il territorio e le radici della cultura enogastronomica italiana e che il gusto italiano fuori nel mondo riceva il giusto riconoscimento e la sua tutela.